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Le potature agricole in rete: il progetto NET-CASE

Il progetto NET-CASE (Network Casentinese per la Valorizzazione Energetica delle Biomasse Forestali e Agricole di Scarto) riguarda l’utilizzo delle agri-energie all’interno dell’azienda agricola.

Il progetto ha goduto del finanziamento previsto dal Programma di Sviluppo Rurale (PSR) dalla Regione Toscana 2007-2013 Reg. CE n. 1698/2005 GAL Consorzio Aretino, Misura 124 Asse 4 Leader co-finanziata dal FEASR, che assegna contributi a fondo perduto per la ”Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale”.

NET-CASE si fonda sull’accordo di cooperazione tra quattro partner: l’azienda agricola “Simone Baglioni” (capofila), la Esco “Erre Energie”, la società cooperativa agricola “Eco-Energie” e l’ente pubblico di ricerca “CNR-Ivalsa” di Sesto Fiorentino (FI).

 

I Partner
  • L’Azienda Agricola “Simone Baglioni” è un’azienda in conversione biologica di 28 ettari, situata nei Comuni di Subbiano (AR) e Arezzo. La sua attività prevalente è la vitivinicoltura, oltre alla olivicoltura e alla coltivazione del bosco per la produzione di legna da ardere e cippato.
  • Il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) è la più grande tra le Istituzioni pubbliche di ricerca del Paese e IVALSA (Istituto per la Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree) è l’Istituto del CNR interamente dedicato alla filiera foresta-legno. IVALSA ha una lunga esperienza nel campo della raccolta delle agro-energie, iniziata alla fine degli anni ‘90.
  • La Società Cooperativa Agricola Eco-Energie è una società nata recentemente, con l’obiettivo di divenire il trait d’union fra le aziende agricole della zona di Arezzo e le amministrazioni pubbliche, per la gestione d’impianti a biomasse agricole e forestali. In particolare la società intende occuparsi dell’approvvigionamento degli impianti, del trasporto di cippato, nonché della gestione degli impianti stessi.

 

Gli obiettivi

Il progetto ha l’obiettivo di sperimentare e testare un modello gestionale a rete, in modo da rendere economicamente conveniente l’impiego di sottoprodotti e scarti di origine agricola e forestale a fini energetici. Tale obiettivo verrà quantificato attraverso il numero degli operatori coinvolti, al termine del progetto, come utenti effettivi o potenziali della rete. Il progetto fornirà una mappatura locale effettiva della risorsa “biomassa” ricavata da sottoprodotti e scarti presenti sul territorio, disponibile su web, che agevolerà fornitori e utilizzatori a compiere le loro scelte razionalmente. Verrà monitorata la produzione di ceneri negli impianti messi a sistema ed il loro destino (smaltimento o recupero). Altro parametro di cui si terrà conto, sarà il quantitativo potenziale stimato dell’area (tonnellate/anno) di biomassa proveniente da scarti. Tra gli obiettivi caratterizzanti di NETCASE rientrano quello di:

  • individuare il sistema di recupero delle potature meno costoso e più efficace dal punto di vista della qualità finale per l’utilizzo in impianti non industriali, adatti all’impresa agricola medio-piccola;
  • individuare una rete di agricoltori che punta ad utilizzare le esperienze e le risorse presenti sul territorio, mettendo a sistema tutti gli impianti presenti localmente;
  • elaborare uno stato dell’arte della produzione di ceneri ed ipotizzare un loro eventuale utilizzo come sottoprodotto, anziché lo smaltimento come rifiuto.

 

I risultati

Le esperienze fatte attraverso NETCASE sono state illustrate il 25 settembre 2014, nell’ambito di un incontro tenutosi a Subbiano (AR) e che ha visto la partecipazione dei partner del progetto, oltre ai rappresentanti delle amministrazioni, della Regione Toscana e del GAL Consorzio Aretino.

Erre Energie, 2017